CUCINA
Nutrirsi di carne è diventato nei secoli uno dei simboli dell'abbondanza dei potenti che generosamente hanno poi diffuso il 'benessere' ai comuni mortali i quali oggi possono, anzi 'devono', comprare la loro sacrosanta bistecca quotidiana.
Ma a quale prezzo?
Gli animali da macello (bovini, suini, pollame) necessitano quotidianamente di enormi quantità di vegetali e mangimi vari per nutrirsi, la maggioranza dei quali arriva dal Terzo Mondo.
Con quali conseguenze?
Il Sahel (Africa settentrionale) negli anni '70 arrivò ad esportare 13.600 tonnellate di prodotti agricoli e in quello stesso periodo 250.000 persone morirono di fame. In Brasile migliaia di ettari di area forestale fanno oggi posto a ranch per l'allevamento dei futuri hamburger americani; intanto il Brasile vede aumentare le sue importazioni alimentari e la malnutrizione della popolazione ha toccato il 60%.
Le più solide tesi dei vegetariani non si basano dunque su una persuasione di tipo sentimentale-affettivo.
Chi sceglie (è una scelta, non un obbligo) di essere carnivoro favorisce indirettamente lo sfruttamento e il maltrattamento di uomini su altri uomini minacciando seriamente l'equilibrio ambientale, mettendo a repentaglio la qualità del suolo e di conseguenza la qualità del cibo disponibile su questa terra.
E se proprio non ve la sentite di sposare fino in fondo la causa vegetariana, impegnatevi almeno a ridurre il vostro consumo di carne e latte. I motivi per farlo ci sono.